LA FORMA DELL’ACQUA
“Incapace di percepire la forma di Te,
ti trovo tutto intorno a me.
La tua presenza mi riempie gli occhi del tuo
amore,
umilia il mio cuore, perché tu sei ovunque.”
Baltimora, America.
Elisa è una donna tranquilla, ha una vita
ordinaria, vive da sola in un appartamento sopra ad un cinema, è muta fin da
quando era bambina e ogni mattina mette a bollire qualche uovo. Trascorre gran
parte del suo tempo con il vicino di casa Giles, un disegnatore pubblicitario
che finge di adorare la torta al lime per poter passare qualche minuto a
parlare con il cameriere.
Elisa lavora come inserviente in un laboratorio
dove si effettuano esperimenti che possano garantire agli americani di essere
sempre un passo avanti ai russi, con lei lavora anche Zelda. Un giorno viene
portato all’interno di una capsula un nuovo essere, una Creatura vagamente
umanoide nella forma ma che ha l’aspetto di un anfibio sul quale vengono
condotti brutali esperimenti ad opera del colonnello Strickland che vede nell’Essere
la possibilità del suo successo. Ma se
gran parte dei ricercatori e lo stesso colonnello sono intimoriti dalla Creatura,
Elisa ne è affascinata a tal punto da cominciare a comunicare con lui
attraverso il linguaggio dei segni. E se, per Paolo e Francesca nell’Inferno,
galeotto fu il libro, qui galeotto fu proprio l’uovo sodo.
Comincia
così una sorta di conoscenza tra i due che si interrompe quando il colonnello
ottiene il via libera per vivisezionarlo. Elisa, timorosa di perderlo, riesce a
convincere Giles ad aiutarla con un
piano per salvarlo e sottrarlo al suo triste destino. L'uomo subito titubante
si decide ad appoggiare l'amica quando capisce che Elisa ha trovato nell’essere
qualcuno che la vede per quello che
realmente è senza fermarsi alla prima impressione.
“ Io cosa sono? Muovo la bocca
come lui, non emetto alcun suono, come lui. Cosa sono dimmi? Tutto ciò che
sono, ciò che sono sempre stata, mi ha portato qui da lui. Quando mi guarda, il
modo in cui mi guarda. Lui non sa che cosa mi manca o quanto io sia incompleta,
lui mi vede per quello che sono, come sono. Lui è felice di vedermi ogni
giorno, ogni volta, e ora io posso salvarlo oppure no.”
E
così Elisa si prende l’incarico di salvarlo e liberarlo e, assieme all’aiuto di
Zelda e del dottor Hoffstetler, spia
russa infiltrata, riescono a trasferirlo dai laboratori a casa della donna dove
viene preparata per lui la vasca da bagno. Ma il rapporto tra Elisa e la creatura
è destinato ad evolversi e, con il passare del tempo, l’affetto si trasforma in
amore e l’amore porta con sé il desiderio che timido si fa strada nel corpo di
Elisa.
Strickland
dà la caccia ad Hoffstetler, risale a Zelda e ad Elisa ed è deciso ad uccidere
la creatura. Ma, anche se arriva ad un passo da realizzare il suo obiettivo non
riesce a spezzare la magia dell’amore che riesce a curare anche la più profonda
ferita.
“La forma dell’acqua” nuovo film di Guillermo del Toro
candidato a numerosi premi oscar premia l’amore non convenzionale ideando una
storia che a tratti ricorda le fiabe classiche per le atmosfere e le
situazioni che si creano e questo anche grazie alla colonna sonara molto sui
toni fiabeschi. Potremmo pensarla come una sorta di Bella e la Bestia versione
2.0 e più approfondita. I personaggi sono ben costruiti, ottima
l’interpretazione dell’attrice Sally Hawkins nei panni della muta
protagonista che ha saputo dare forma al silenzio per esprimersi.
Film molto piacevole, consigliato!
VOTO: 8,5