Ore 7.00 di un caldo giorno di inizio estate. Ultimo incontro prima dei saluti.
Cosí, con un velo d'ansia a coprirmi, suona per l'ultima volta la sveglia. E cosí, come al solito, zaino in spalla e ci si va a giocare il tutto per tutto con le gambe tremolanti e il sorriso un po' nostalgico di chi non ne ha assolutamente più voglia e non vede l'ora di potersi godere il tanto meritato riposo ma sa che forse non è pronto a lasciare andare tutto questo.
Ciao prof. Ciao compagni. Ciao amici.
Ciao Scuola.
É tanto tempo che ci conosciamo, il nostro é stato un lungo viaggio e prima che si chiudano definitivamente i cancelli vorrei lasciarti dette due cosine.
Sai, non ho fretta di crescere, e men che meno sento il bisogno di tranciare una linea netta tra quella che ero e quella che sarò. Non serve a nessuno farlo, ma é proprio vera la frase di Luca Molinari in "Notte prima degli esami": in sostanza, l'ultima campanella dell'ultimo giorno di scuola ti sembra l'ultimo secondo della tua adolescenza.Ti sembra che tutte le certezze che fino a quel momento hai avuto siano destinate a crollare.
Ed é altrettanto vero quanto quella stessa campanella che per tanto tempo ti ha devastato le orecchie ti porti a credere che finalmente tu abbia il potere di mandare a FANCULO chi e cosa se lo merita. E anche lo studente più buono e tranquillo ha i suoi candidati e i suoi buoni motivi. Ed é quello che farò anche io, manderò finalmente a fanculo tutto quello che ho trovato inutile in te Scuola e che non ho mai avuto il coraggio di urlare a gran voce per paura o piú semplicemente perché non ho le palle di farlo di persona.
Mi hai dato l'opportunità di sperimentare in questi anni, di conoscere nuove cose e persone, di crescere da sola e insieme agli altri, mi hai dato l'opportunità di mettermi alla prova, dedicarmi a ciò che mi interessava e, anche se spesso controvoglia, a quello che mi piaceva meno. Te lo riconosco Scuola, questo è il tuo gran merito: se funzioni bene non diventi una prigione come tanti vanno per strada a sbandierare, diventi un posto dove è bello andare, dove una persona sta bene. Purtroppo non è sempre così.
Nel corso degli anni ho conosciuto insegnanti piú o meno capaci, piú o meno interessanti e piú o meno preparati. Puó sembrare strano ma gli studenti osservano e fissano nella loro mente tutto, e non sfugge nulla, tutti lo fanno anche il piú assente e svogliato, è umana curiosità. Sappiamo riconoscere chi veramente è interessato e chi invece lo fa solo per convenienza.
Ci sono insegnati che amano il loro lavoro, e te lo trasmettono proprio questo amore che ti cattura con poche semplici parole, ci sono quelli che si fanno il mazzo e ti aiutano, quelli che si fanno il mazzo e ti ostacolano, quelli che godono dei tuoi sbagli, quelli che sfogano su di te le loro frustrazioni e quelli che sono chiamati a riparare gli errori altrui perchè sono gli unici in grado di farlo.
Ci sono gli incompetenti, i cialtroni, i "tutto fumo e niente arrosto" della situazione che si spacciano per grandi maestri di vita e di materia quando in realtà a malapena sanno come girarsi nel letto la mattina, e la cosa che piú mi fa arrabbiare é che questi passano come GRANDI e i veri grandi non vengono riconosciuti quasi mai come tali.
Questo Scuola ti fa perdere punti e questo i professori dovrebbero arrivare a dirselo in faccia gli uni con gli altri e non dovrebbero arrivare a farsi la guerra tra di loro. Siete adulti, fate gli adulti, ai capricci ci pensano i bambini che di esperienza ne hanno poca.
Sai Scuola, ci sono veramente poche persone che si salverebbero completamente, si possono contare sulle dita di una mano. Quegli insegnanti che ti basta guardarli perché ti venga il buonumore, quelli che, forse per loro sfiga, sono oscurati da tutti e passano in secondo piano, coloro che si sono dimostrati umani, professionali, capaci di farti interessare ad una delle materie che meno ti interessano tra quelle studiate e lo hanno fatto solo grazie a loro stessi.
Sono questi i professori interessanti, quelli belli da scoprire e mi spiace Scuola che spesso ce ne siano cosí pochi.
Se stai leggendo, non lo so e non mi interessa più di tanto, scusami se ti sto dando del tu e non del lei, vorrei che sapessi che sei stata una grande, una tra le migliori insegnanti che abbia mai avuto e, anche se ovviamente non proseguirò gli studi nella tua materia perchè diciamo che non la sento molto mia, sei riuscita ad appassionarmi un poco di piú. Il tuo buonumore, i tuoi sorrisi, il tuo modo sempre gentile e disponibile, forse non ti rendi conto di quanta sicurezza trasmetti a noi ragazzi. E lo so che non abbiamo mai avuto un grande rapporto di dialogo, abbiamo avuto meno tempo per conoscerci, so che non ero una di quelle sempre con la mano alzata, ma dal mio angolino vedevo tutto e non mi lasciavo sfuggire niente.
Nessun commento:
Posta un commento