Che cos’è un eroe?
E’ forse un uomo stretto in una tutina aderente rossa e blu
che è stato morso accidentalmente da un ragno?O forse uno che viene da un
pianeta lontano e che è invincibile se non avvicinato alla kryptonite?O
qualcuno di completamente astratto che esiste solo nei nostri sogni e che è
pronto a salvarci la vita dai mostri che la minacciano?
Certamente il vero supereroe è equilibrato tra realtà e
finzione e non per forza deve nascere buono e morire da buono.
Enzo Ceccotti è un piccolo ladruncolo romano che vive la sua
vita nell’ansia che ogni corsa lontano dalla polizia possa essere l’ultima,
abita in uno squallido appartamento fatto di un letto, un divano, centinaia di
casette porno e un frigorifero che riempe solo di budini.
Un giorno, durante una delle sue solite fughe, scappa
passando sull’argine del Tevere e si rifugia in una baracca abbandonata da cui
è costretto ad uscire non appena arrivano i poliziotti finendo così in
acqua.Quello che Enzo non sa, è che i fondali di quella zona contengono barili
di scorie radioattive, uno dei quali viene bucato e libera la sostanza nociva
proprio mentre Enzo finisce sott’acqua.
Dopo una notte in preda ai conati e alle forti convulsioni,
il ladro decide di rivolgersi a Sergio, membro della banda criminale capitanata
da Fabio detto lo Zingaro, con Sergio decidono di andare a recuperare un carico
di droga trasportato da due fratelli, nello scontro tuttavia Sergio muore ed
Enzo, colpito da una pallottola, cade fuori dalla finestra risvegliandosi dopo
pochi minuti indenne.
Tornato a casa scopre il suo nuovo super potere, una super
forza che lo rende capace di bucare le porte, spostare i mobili con un braccio,
modellare i caloriferi a fisarmonica e staccare sportelli dei bancomat
migliorando decisamente le sue qualità di criminale tanto da diventare un icona
dipinta sui muri della città e filmata dalla gente.
Nel mentre, Enzo fa la conoscenza di Alessia, figlia di
Sergio, che è una ragazza molto fragile con un passato insicuro alle spalle e
con un ossessione per il cartone “Jeeg Robot d’acciaio” tanto che identifica in
Enzo il suo eroe pronto a salvarla dalla banda dello Zingaro che la
minaccia.Enzo, per quanto lo voglia negare, con il passare del tempo si
affeziona alla ragazza riuscendo ad avvicinarsi alle storie raccontate nel
cartone giapponese.
Con l’evolversi della storia l’uomo si trasforma da super
criminale a criminale supereroe che è in grado di scindere il bene dal male e
aiutare il prossimo.Se inizialmente la sua identità è nascosta agli occhi di
tutti successivamente il suo segreto è messo alla prova in particolar modo
dallo Zingaro e dalla sua banda che si vede togliere sotto il naso gli affari e
i colpi migliori da un misterioso uomo super forte vestito di nero.Lo Zingaro,
già stressato per questioni con la camorra napoletana, non vede di buon occhio
il super criminale e tenta più volte di estrapolargli il segreto del suo super
potere per poter diventare come lui.
Ma Enzo non è il solito supereroe estraneo alla realtà, lui
è dentro la realtà più di quanto si creda ed è forse la visione più umana del
supereroe che è stato cattivo, ha visto il dolore, la morte con i propri occhi
per poi scegliere qualcosa di più e diventare una volta per tutte Jeeg Robot!
Interpretazioni molto convincenti e reali nell’ambiente
della malavita romana, colpi di scena eclatanti non ce ne sono, ma il film è
carico di una sottile suspance che ti spinge a voler arrivare per forza alla
fine per poter incastrare tutti i tasselli della storia.Forse è un po’ troppo
usato il romanaccio per cui per uno che non è romano certi passaggi sono
difficili da capire ma ci si arrangia bene con ciò che si ha.
Storia coinvolgente e piuttosto originale in una
rivisitazione italiana e moderna dell’icona degli anni ’70 che rinnova anche
l’immagine del supereroe che è sempre super, ma un po’ più umano anche nelle
emozioni.
Fin dall’inizio siamo portati ad amare il personaggio di
Enzo/Jeeg e, almeno per quanto riguarda me, anche il super cattivo Zingaro che,
nella sua pazzia un po’ nevrotica, è unico nel suo genere.
VOTO: 8,5