domenica 28 maggio 2017

Papa incontro giovani Genova 2017

Sai una cosa Papa Frank, tu riesci a parlare alle persone con una facilità che quasi spaventa ed è un vero peccato che tanti non abbiano la voglia e la curiosità di andare oltre alla tua apparenza di uomo di chiesa, forse non sanno che alla fine essere credenti, non credenti o ancora indecisi non è poi tanto diverso perché alla fine tutti viviamo e impariamo a vivere.
Avrei tanto voluto che quelli che parlano male di te, ti insultano o ti snobbano perché fai parte della Chiesa fossero stati tra i tremila ragazzi che eravamo ieri alla Guardia, tutti diversi tra di noi, chi scout, chi giovanissimo o giovane, chi facente parte di gruppi scolastici che a pensarci poco hanno a che fare con la chiesa stessa, forse avrebbero cambiato idea su molte cose.
Abbiamo cantato, gridato, parlato, pregato anche, incontrato nuovi amici e ritrovati altri, era una festa prima di tutto ed eravamo lì per te.

Io ti ringrazio, Papa Frank, perché sei così uomo e, invece di costruire muri, aiuti a costruire ponti che daranno origine a nuovi ponti più stabili. 
Non nego di essere arrivata alla Guardia con i miei dubbi, il mio percorso spirituale di gruppo è certamente diverso da quello di tanti altri ma ho trovato tante risposte a tante domande che sembravano fatte apposta per me.
E lì, ammucchiati in un angolo, sotto il sole con le mani pronte ad alzarsi in cielo ho capito che tu sei davvero speciale, non come Papa, non come cristiano, anche certo, ma come persona.

Hai detto più volte che noi giovani non ci accontentiamo delle risposte prefatte che spesso purtroppo ci vengono date per togliersi il disturbo, io ho avuto la fortuna di trovare persone che come te hanno gettato un sassolino, dato uno stimolo per andare oltre, per guardare l'orizzonte come un marinaio e andarvi incontro con coraggio, non sempre è così facile e lo sai anche tu, così come non è cosa da niente vivere una vita non da turista ma da protagonista capace di fare fotografie dei bei momenti ma allo stesso tempo di viverli nel presente senza perdersi la vita ma a volte in tanti ci cadiamo. Vivere e pensare con la nostra testa senza "aggettivare" tutto e tutti.


                                 (copyright mio)



Danza la vita (canto scout):







sabato 6 maggio 2017

San Junipero- Black Mirror

Heaven is a place on earth...


Possiamo immaginare cosa saremo in grado di fare con la tecnologia tra qualche decennio? E se riuscissimo a trovare un modo per rendere la vita eterna un qualcosa di reale?
Di sicuro sarebbe una cosa alquanto affascinante, strana ed inquietante allo stesso tempo e personalmente avessi l'opportunità di scegliere mi troverei in grande difficoltà ma immaginare non fa male a nessuno.
É questo il tema di San Junipero la quarta puntata della terza stagione di Black Mirror, serie britannica recentemente passata a Netflix che mostra gli effetti della degenerazione della tecnologia. Il nome stesso della serie ricorda lo schermo nero del telefono o del computer.
Partiamo con un minimo di trama e, per poter parlare dell'argomento, andrò a raccontare la storia quindi se non l'avete ancora vista e non gradite gli spoiler saltate a fine articolo.

A San Junipero la vita é quanto più normale e pazzesca si possa immaginare: tanta gente, ragazzi e ragazze, spiagge, locali, feste, sesso, macchine e musica il tutto immerso in una bella dose di anni ottanta che le danno quel tocco in piú. Yorkie é appena arrivata, si imbuca ad una festa ma non sa come muoversi né dove andare e in più la sua timidezza e il suo fare un po' impacciato non fanno altro che metterla ancora più al centro dell'attenzione e la sua presenza non passa inosservata agli occhi di Kelly che è il suo esatto opposto sia caratterialmente che fisicamente. Kelly è spigliata, intraprendente, sicura di sé, ammiccante e sexy, un'esplosione di riccioli ed energia. Sin da subito appare chiara la forte sintonia tra le due protagoniste ma la verità è qualcosa di duro da accettare subito e Yorkie, che è assolutamente confusa, ci mette un po' a riconoscere i suoi sentimenti per l'altra ragazza arrivando poi a donarle la sua stessa verginità affidandosi completamente a lei.
Sin qui tutto chiaro, ovviamente c'è qualche strano particolare molto alla Black Mirror, ma per il resto sembra quasi una storia normale, se non fosse che, a San Junipero, si può soggiornare in due differenti maniere: chi ci "abita" costantemente è perché in vita non c'è più, chi arriva saltuariamente sta effettuando il suo "periodo di prova". 
Iniziamo così a capire perché spesso le due protagoniste si debbano lasciare prima di una certa ora. Scopriamo che, nella vita reale,  Yorkie è una donna non più giovane in uno stato di coma dovuto ad un incidente avuto da ragazza mentre Kelly, anche lei anziana, è malata terminale di cancro; ed entrambe accedono al mondo di San Junipero attraverso dei sensori e le relazioni che si instaurano lì nella realtà non ci sono. Ma al di là di questo la storia d'amore tra le due è innanzitutto uno stimolo per la stessa Yorkie che pian piano riesce a trovare se stessa e sembra sempre più decisa nella sua scelta di "trasferirsi" nella cittadina una volta deciso di interrompere il coma, diversa invece è la posizione di Kelly che è sempre stata sicura di volersi abbandonare alla morte "vera" per rispetto e fedeltà a suo marito morto precedentemente. Vediamo così scambiarsi i ruoli delle due.
Quando Yorkie decide che è arrivato il momento si prospetta però un problema, per dare il via al procedimento è necessario il consenso di un familiare, la ragazza essendo rimasta sola si vede costretta a dover "sposare" un uomo sconosciuto di nome Greg, Kelly si propone allora di sposarla al suo posto e, mentre a San Junipero le due spose festeggiano saltellanti sulla sabbia, all'ospedale l'anziana Kelly infila l'anello sl dito dormiente dell'altra. Yorkie, convinta della sua scelta, vorrebbe che anche Kelly seguisse la sua strada, questo scatenerà un litigio tra le due che si allontaneranno. Passano i giorni ma alma fine Kelly, dopo aver ragionato a lungo sul da farsi, si concede di vivere la sua seconda vita con la sua amata a San Junipero. 
L' ultima scena vede Yorkie passare a prendere la neo arrivata Kelly in macchina e insieme partire per la loro nuova strada sulle note di 'Heaven is a place on earth' di Belinda Carlisle mentre nella vita i loro nomi vengono inseriti in un enorme database insieme a quelli di centinaia di persone.

Ora puoi tornare a leggere:
Vorrei fare una piccola riflessione, a prescindere da cosa ne pensiate i temi di questa puntata sono stati quanto più attuali possibili: matrimonio omosessuale, eutanasia e addirittura la possibilità di creare un paradiso virtuale dove vivere una nuova vita eterna con altre persone. Come ho già detto, personalmente, non saprei cosa scegliere tra le due opzioni ma per e entrambe dovrei chiedermi perchè vorrei sceglierle. Mi verrebbe da pensare che sceglierei il "paradiso terrestre" se non fossi pienamente soddisfatta della mia vita precedente o non l'avessi potuta vivere al meglio perchè magari gravemente malata o in come, dall'altra parte la "vera morte" la vedrei come una sorta di riposo da una vita che invece ho vissuto nel modo migliore possibile.  Detto questo comunque sarà interessante vedere se questo strano strumento che l'uomo ha in testa, il nostro cervellino, riuscirà a creare un qualcosa che per il momento suona molto fantascientifico.

Per come è strutturata, per come è scritta, ambientata e pensata resta per me una delle più belle puntate della serie e finalmente, dopo tanto tempo, anche l'unica con un lieto fine.


                       


Heaven is a place on earth- Belinda Carlisle
https://youtu.be/05V4CgSL0lw