Sai una cosa Papa Frank, tu riesci a parlare alle persone
con una facilità che quasi spaventa ed è un vero peccato che tanti non abbiano
la voglia e la curiosità di andare oltre alla tua apparenza di uomo di chiesa,
forse non sanno che alla fine essere credenti, non credenti o ancora indecisi
non è poi tanto diverso perché alla fine tutti viviamo e impariamo a vivere.
Avrei tanto voluto che quelli che parlano male di te, ti
insultano o ti snobbano perché fai parte della Chiesa fossero stati tra i
tremila ragazzi che eravamo ieri alla Guardia, tutti diversi tra di noi, chi
scout, chi giovanissimo o giovane, chi facente parte di gruppi scolastici che a
pensarci poco hanno a che fare con la chiesa stessa, forse avrebbero cambiato
idea su molte cose.
Abbiamo cantato, gridato, parlato, pregato anche, incontrato nuovi amici e ritrovati altri, era una festa prima di tutto ed eravamo lì per te.
Io ti ringrazio, Papa Frank, perché sei così uomo e, invece
di costruire muri, aiuti a costruire ponti che daranno origine a nuovi ponti
più stabili.
Non nego di essere arrivata alla Guardia con i miei dubbi, il mio
percorso spirituale di gruppo è certamente diverso da quello di tanti altri ma
ho trovato tante risposte a tante domande che sembravano fatte apposta per me.
E lì, ammucchiati in un angolo, sotto il sole con le mani
pronte ad alzarsi in cielo ho capito che tu sei davvero speciale, non come
Papa, non come cristiano, anche certo, ma come persona.
Hai detto più volte che noi giovani non ci accontentiamo
delle risposte prefatte che spesso purtroppo ci vengono date per togliersi il
disturbo, io ho avuto la fortuna di trovare persone che come te hanno gettato
un sassolino, dato uno stimolo per andare oltre, per guardare l'orizzonte come
un marinaio e andarvi incontro con coraggio, non sempre è così facile e lo sai
anche tu, così come non è cosa da niente vivere una vita non da turista ma da
protagonista capace di fare fotografie dei bei momenti ma allo stesso tempo di
viverli nel presente senza perdersi la vita ma a volte in tanti ci cadiamo. Vivere
e pensare con la nostra testa senza "aggettivare" tutto e tutti.
(copyright mio)
Danza la vita (canto scout):
Nessun commento:
Posta un commento