giovedì 3 agosto 2017

La pioggia prima che cada - Jonathan Coe (recensione)

Ognuno di noi ha il suo tipo di temporale preferito, per Thea quello migliore era rappresentato dalla pioggia poco prima che cadesse, catturava l'essenza stessa della tempesta vista con i suoi occhi curiosi e innocenti di bambina che non sa che, nella vita reale, a volte si finisce allagati.
La pioggia prima che cada è un qualcosa di impossibile ma, allo stesso tempo, reale e inevitabile e così ci viene presentata anche Imogen, figlia di Thea, scelta inspiegabilmente da zia Rosamond, come destinataria delle quattro cassette che la donna ha deciso di incidere prima di morire nelle quali racconta la sua storia e quella di Imogen stessa, o meglio, quella che l'ha portata alla parentela con lei e che, quasi certamente, le è sconosciuta essendo stata adottata quando era piccola.
Purtroppo non arriveranno mai al destinatario e il compito di ascoltarle con cura viene preso da Gill, nipote di Rosamond, che assieme alle sue figlie ripercorre parte delle radici della sua famiglia.
Una storia raccontata attraverso venti fotografie, venti ricordi di vita passata descritte da zia Rosamond come meglio possibile alla "piccola Imogen" che scopriamo essere rimasta cieca durante un incidente. Venti immagini che ritraggono i momenti più belli della vita di Rosamond, quelli più felici, quelli che precedono la pioggia prima che cada.

Un'amicizia stretta nell'oscurità di una roulotte abbandonata ai confini della tenuta di Warden Farm, fatta di un tacito accordo di fiducia reciproca e un patto di sangue che inevitabilmente si andrà spezzando nell'età adulta.

Tante scelte sbagliate che minano il percorso di alcuni personaggi.

E un grande amore, finito sulle sponde di un lago. Il più grande amore di Rosamond, Rebecca, che risulta difficile da dimenticare nonostante la vita sia andata avanti ed entrambe ne abbiano una nuova.
Tutto descritto dalla voce roca e stanca di Rosamond che sa che non le resta più molto tempo e ha bisogno di avere la certezza che le cassette arrivino ad Imogen insieme al suo terzo di eredità.

Un libro ricco di emozioni contrastanti, si potrebbe pensare che sia quasi banale, ma riesce a stupire il lettore, un libro pieno di vita normale, vita fatta di sorrisi e lacrime.
Un libro triste e inaspettatamente romantico nella semplicità del racconto delle relazioni di Rosamond che sono presentate in modo velato, delicato, quasi tenero ma non nascoste anzi apertamente portate avanti con orgoglio come giusto che sia.
Jonathan Coe riesce a descrivere perfettamente i paesaggi dell' Inghilterra, dipingendoli come un pittore, allo stesso modo è in grado di costruire i vari personaggi, modellandoli e rendendoli tridimensionali nei loro caratteri e nelle loro debolezze.
Una storia che si divora in un attimo e riesce a commuovere dove non ci si aspetta.



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