É buio, notte, fuori il vento soffia insistente muovendo la pioggia che sbatte sul vetro della mia finestra, penso di non averla mai odiata tanto come oggi: forse perché il suo ticchettio costante mi ricorda che esiste un tempo e che tutte le cose sono destinate a finire, anche le piú belle, o forse piú semplicemente perché ho freddo. Non é il freddo dell'autunno che scaldi con il piumone e una cioccolata, é il freddo di un abbraccio silenzioso che lasciava intendere un arrivedervi non sicuro, é il freddo del sentirsi un po' meno sicuri a camminare sulla propria strada.
Non hai nessuna colpa tu, sono io che sono fatta cosí, forse sono piú sofista di quanto voglia essere, ma tu non sei il responsabile.
Capita di trovarsi a volte a percorrere titubanti un corridoio buio senza via di uscita con tante porte che fino a poco tempo prima erano sempre state aperte e disponibili per te e che all'improvviso ti si chiudono in faccia lasciandoti con l'amaro in bocca e troppi pensieri a cui badare.
Non sono una persona forte, non lo sono mai stata, mi piace dare quell'immagine di me ma tu lo sai bene che non é cosí e sai anche che forse dovrei cambiare e cominciare ad esserlo e smetterla di vivere solo di parole.
Non riesco a fare niente: vorrei dormire ma non ho sonno e questo é solo un piccolo effetto collaterale del rifugiarsi nei propri pensieri. Non so se tu dormirai, forse sí.
Mi dispiace.
Vorrei dire tante cose ma non ci riesco, si fermano in gola e tornano indietro, vorrei poter controllare il tempo, poter fare qualcosa.
Vorrei capire di piú e non sentirmi cosí soffocata in qualsiasi cosa faccia.
Vorrei che smettesse di piovere ma vorrei altra pioggia per ballare di nuovo.
So che non leggerai mai questo e forse non mi importa cosí tanto che tu lo legga, il tempo é imprevedibile, non voglio sprecarlo.
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