V.A.I.P.S (viaggiatori anonimi inciampati per strada)
Il rientro a casa e la "fine" dell'estate.
La nostalgia da rientro a casa è quella tipica sensazione che mi assale ogni qual volta io ritorni all'ovile dopo giorni passati fuori. Non necessariamente dopo una vacanza, molto spesso sì ma, può capitare che mi venga anche solo pensando a quanto velocemente è passata quest'estate.
Che si sia trattato di un mese, due settimane o due giorni è altamente irrilevante, sta di fatto che si manifesta sempre allo stesso modo: ovvero io che mi metto a piangere contro il cuscino pensando a tutti i bei momenti vissuti come se ormai facessero parte di un passato remoto destinato al dimenticatoio. E piango da sola perchè un po' mi vergogno anche se so che è qualcosa di molto umano.
Penso sia capitato un po' a tutti, almeno una volta nella vita di provare questa sensazione, soprattutto se tutto ciò che c'è stato prima è stato molto divertente e piacevole. E, complici i rullini fotografici che ci accompagnano in tutti i nostri istanti, riusciamo per un attimo a riassaporare le emozioni del momento.
Preparo i fazzolettini, mi metto comoda e penso a tutto quello che mi ha meravigliato in questi tre mesi e che so che per qualche ragione mi mancherà un po'.
Per esempio una vacanza post maturità accompagnata da una combriccola di scalmanate difficilmente riesce a passare inosservata senza lasciare qualche lacrimuccia e questo grazie ad una serie sconfinata di cose. Intanto la spensieratezza di essere finalmente libere e di potersi godere tanto riposo ha alleggerito gli spiriti e mi ha regalato esperienze indimenticabili per varii motivi:
* La prima vera vacanza senza mamma e papà, in totale autonomia non si scorda più, se in positivo o in negativo dipende dai punti di vista. Intanto giá il fatto di averla organizzata e che tutto sia andato a buon fine é una grande soddisfazione.
* Le amiche sono le amiche. La compagnia non ha prezzo. Ci si arrangia come meglio si crede e si fanno interminabili code per il bagno che nemmeno all'autogrill, ma ne vale assolutamente la pena, anche se quando é il tuo turno l'acqua calda é finita o viceversa la becchi talmente bollente da ustionare, uh questi piccoli problemi di caldaia!
* Una serie di figuracce da viaggiatrici alle prime armi rendono i ricordi più originali e accattivanti. Come la corsa dietro ad un autobus al capolinea credendo stesse per abbandonarci per strada.
* La capacità di rendere sciapa la pasta anche quando risulta un'ardua impresa. E oltre alle nostre grandi abilità culinarie, da far invidia ai ristoranti stellati per varietà e qualità, è degna di nota la nostra missione spesa, sul ciglio della strada, con le macchine che sfrecciano, sotto il sole, a piedi per quaranta minuti e con gli zaini pieni. Da far invidia ai cambusieri scout.
* La tipica frase da ragazzi: "eh ma a cosa mi serve la crema" ci fa tornare a casa rosse come gamberi. E pensare che ci voleva così poco.
Ma nonostante tutto i ricordi e le emozioni mi fanno spuntare un sorriso a trentadue denti che difficilmente andrà via.
E così "rimuovo" per il momento questa settimana della mia estate.
Se da un lato ho avuto la compagnia di altre cinque allegre donzelle con le quali ho girato in lungo e in largo l'Isola d'Elba, dall'altro mi sono accompagnata a sei intrepidi eroi per esplorare una terra a me selvaggia e sconosciuta che con l'Isola d'Elba ha in comune proprio l'essere isola. E Corsica fu. E proprio alla volta dell'avventura!
Chi ha detto che le femmine sono più ordinate dei maschi non è stato nella nostra casa. Si vabbè i letti non li ha fatti nessuno per una settimana ma alla fin fine si stava bene.
Certo che una cosa in comune c'era sempre, l'infinita coda per il bagno (eh ci credo, in sette!).
Qui la nostalgia mi assale prepotente perchè i ricordi sono veramente tanti e forse sono stati più concentrati che in altri momenti. Mi basta osservare una qualsiasi immagine di noi insieme che mi teletrasporto ad un mese fa.
* Equipaggio diviso alla perfezione in due bolidi pronti all'attacco, con i migliori autisti e le migliori playlist e in ognuna delle sette teste le stesse domande:”Ma come sono entrati tutti i bagagli?” e ”Ma come siamo riusciti ad entrare anche noi"
* La scorta di ombrelloni andati distrutti per colpa del venticello malefico che si alzava poco dopo mezzogiorno, e se uno non stava attento si trovava a rincorrere l'oggetto infernale per la spiaggia. E se ci andate giù pesanti con le parole non preoccupatevi, sono tutti italiani e vi capiscono. Come nota positiva la mitica tenda da spiaggia, benedetto chi l'ha inventata.
* Le noci di cocco di alghe che qualcuno mi tirava addosso e che funzionavano meglio dei sassi piatti per fare le gare di saltini.
* La spesa da fare praticamente ogni giorno per cercare di rimediare alla mancanza di abbastanza "porn flakes".
* La discoteca più bella che abbia mai visto nella mia corta vita (La Via Notte) e Bob Sinclair is in the house mica per caso.
Assieme a questi due grandi eventi che sono stati divisi uno a luglio e uno ad agosto me ne vengono in mente tanti altri disseminati nel restante lasso di tempo. Non sono grandi viaggi ma sono piccole esperienze che ogni viaggiatore inciampato per strada deve permettersi per ritrovare se stesso, sono quasi completamente gratis e riempiono tanto il cuore.
Ho passato sere intere sdraiata in spiaggia, e non pensavo ci si potesse rilassare così tanto ascoltando il mare e guardando le stelle, ma soprattutto mi sono goduta da matti la compagnia dei miei amici. Amici che non vedo spesso per lontananza o perchè abbiamo gruppi diversi; in quelle sere sentivo proprio di star bene con loro.
È una bellissima sensazione, la stessa che ho quando sono in un bel posto. Una sorta di meraviglia, sempre accompagnata da quel velo di malinconia che ti rende consapevole che il tempo a disposizione è limitato a trenta giorni. Questa malinconia ha un gusto un po' più amaro perchè mi allontana un po' da quella che è la mia altra casa, il mio altro posto.
Poi ci sono stati giorni che ho passato da sola con la mia famiglia, con i miei nonni, che a volte sento lontani forse per la differenza di etá. Questo tempo insieme mi ha aiutata a sentirli più vicini e mi ha ricordato che appunto è TEMPO e non devo sprecarlo.
Ho ritrovato il mio gruppo che in realtà è sempre stato lì ma che non sempre sono stata in grado di ascoltare. E le sere d'estate a parlare, ridere, giocare a ping pong e mangiare la pizza nei cartoni hanno un posto speciale.
Infine il mio compleanno che già mi manca nonostante sia passata una settimana appena, e non mi manca perchè è il mio compleanno, preferisco festeggiare quello degli altri piuttosto che il mio. Mi manca per quello che è stato. Un'insieme di quest'estate, un gigantesco time lapse di questi mesi. E io in quel momento, in quel posto, con quelle persone stavo davvero bene. Bene come mi sono sentita quest'estate.
Piccoli grandi viaggi accompagnati da piccoli grandi ricordi.