lunedì 29 ottobre 2018

Malgré-Nous Contro la nostra volontà- Caroline Fabre-Rousseau (Recensione)



Un libro non si giudica dalla sua copertina, quante volte lo abbiamo ripetuto e quante lo abbiamo sentito detto da altri? E' un pensiero giustissimo, ma cosa fare quando è proprio la sua copertina a prenderti e trasportarti nel suo vortice contro la tua volontà?

Nulla, non si può fare assolutamente nulla se non accettare la sfida, lasciarsi trasportare senza troppe domande, con un pizzico di curiosità e un po' di voglia di farsi affascinare. Al resto ci penseranno le parole. Contro la nostra volontà.

Contro la nostra volontà.

Proprio così comincia la nostra storia, ma prima di continuare a raccontarla, lascia che ti dia un ultimo consiglio. Accompagna la lettura con questa melodia: Experience- Ludovico Einaudi. Credo che possa essere di aiuto per descrivere il ritmo di questo romanzo, lento e delicato a volte, precipitoso e veloce in altri momenti. E d'altronde, come si può comprendere una storia che parla di musica, paure, decisioni se non utilizzando la musica stessa?


MALGRE'-NOUS
CONTRO LA NOSTRA VOLONTA'
di Caroline Fabre-Rousseau

Paul abita a Montpellier con sua moglie Dominique e i suoi due figli Jues e Adrien, ma qualcosa gli sta stretto, la sua vita in qualche modo è cambiata all'improvviso. Un pianoforte, un incontro fortuito in un negozio di spartiti musicali, un'apparente ammirazione per un jazzista che presto si trasforma in qualcosa di più aprendogli un mondo fino ad allora tenuto nascosto ma che già aveva bussato alla sua porta. Tutto questo lo appesantisce e lo spinge a prendere una decisione, prendere e andare via, che inevitabilmente segnerà un punto di rottura con il suo vecchio io ma allo stesso tempo un nuovo incontro con il passato della sua famiglia altrettanto gravoso a detta di sua madre Thérèse di cui lui non è a conoscenza in quanto è un “segreto segretissimo” che solo sua madre e sua nonna custodiscono. E meglio così a detta loro.

Quanti scheletri nell'armadio può nascondere una famiglia rispettabile e perfettamente normale come la loro? Pochi, molto pochi, qualcuno sarà inevitabilmente destinato a venire allo scoperto prima o poi e questo Thérèse non lo può accettare.

Ma cosa è peggio?Un figlio omosessuale o la vergogna di un fratellastro figlio della guerra?

Thérèse non lo sa.
Dopo aver ripetutamente accusato Dominique di non essere stata in grado di tenersi Paul e, dopo aver cercato svariate soluzioni al “problema”, si incolpa per la sorte del figlio e pensa di poterlo “fare guarire” mettendolo al corrente di ciò che suo nonno Marcel uno dei “malgré-nous”, i francesi costretti ad arruolarsi nell'esercito tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale, ha fatto disonorando la famiglia. Marcel, a quel tempo giovane e ferito, costretto a curarsi in Germania si era innamorato di una “crucca” e da lei aveva avuto un figlio, Günther, il cui nome in casa loro non poteva essere nemmeno pronunciato per la reazione che suscitava nella nonna.
La notizia del passato di suo nonno ottiene però l'effetto contrario a quello sperato, Paul decide di partire alla volta di Berlino per incontrare una vecchia amica di sua madre, Tomiko, e per riuscire a scovare informazioni su questo zio sfortunatamente mai incontrato.
Comincia così un doppio viaggio: da un lato la corsa verso le proprie radici che lo porterà inevitabilmente ad una meta desiderata e permetterà l'incontro tra il ramo francese e quello tedesco della sua storia, dall'altro la ricerca e la consapevolezza di se stesso che lo porteranno a non avere più paura di mostrarsi per quello che è, merito della musica e delle parole di chi gli sta intorno e di Dominique che, pur con iniziale difficoltà e dolore, lo ha perdonato e sta cercando di ricominciare a vivere per se stessa e per la bambina che porta in grembo aiutata da Pierre con il quale condivide la passione per l'equitazione che le farà riscoprire il piacere di essere viva. Contro la sua volontà.

Ognuno, con le sue difficoltà e i suoi limiti, alla fine dimostrerà gratitudine a quello scheletro scappato dall'armadio perchè grazie ad esso sarà riuscito a migliorarsi.
Thérèse avrà riscoperto la bellezza di farsi da parte nella vita di chi la circonda per concedersi ogni tanto di occuparsi di se stessa lasciando lo spazio di respirare anche al marito Jacques, Dominique rinascerà una terza volta come madre, si sentirà amata, rispettata e onorata da Pierre, Jules avrà migliorato i suoi voti a scuola e avrà imparato il bello di essere innamorato per la prima volta tra la brughiera irlandese, Adrien nella sua innocenza di bambino sarà entusiasta per la nuova sorellina e Paul si sentirà di nuovo umano e libero insieme a Jean e sarà grato a quello zio Günther ritrovato per strada che riuscirà a portare tutto tranne che vergogna nella sua famiglia.




Uno degli altri pregi di questo libro è la Lista di ascolto tra le ultime pagine, un'ottima scusa per scoprire nuove canzoni che poi non sono altro che quelle citate durante la vicenda.
Come al solito, ve ne consiglio una e alla prossima!

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