venerdì 9 novembre 2018

THE HAUNTING OF HILL HOUSE


HILL HOUSE: quando i fantasmi sono quelli della nostra vita.
Tutti da bambini abbiamo avuto paura del buio, dei mostri, dei fantasmi che ci sembravano abitare la nostra calda e accogliente casa dove di giorno ci sentivamo protetti e al sicuro e di notte vulnerabili e impauriti tanto da confidare nell'unica arma possibile, la coperta fin sopra la testa, per sfuggire ai nostri incubi peggiori.
Ma qualcosa di più spaventoso e reale si muove dietro i muri di Hill House, qualcosa che a distanza di anni non riesce ad andarsene dalla memoria dei suoi protagonisti, qualcosa che è molto più umano di quanto non si voglia pensare.
Steve, Shirley, Nell, Luke e Theo ricordano l'inquieta atmosfera di quella casa immensa, maestosa e imponente avvolta nell'oscuro del bosco, che i loro genitori Hugh e Liv avevano preso in restauro anni prima e in cui loro hanno trascorso parte della loro infanzia e che in ogni caso li ha segnati per sempre. Perchè in quella casa sono successe cose strane, cose che non si possono raccontare tranquillamente, che se vengono dette ti fanno guadagnare la nomea di malato mentale anche se le hai provate sulla tua stessa pelle, cose che adesso, nella loro indipendente vita da adulti che quasi non si interessano più gli uni agli altri, nessuno dei fratelli ha il coraggio di affrontare per paura che esse possano divenire talmente reali da sopraffarli e farli crollare.

Tutti lo sappiamo bene quanto le paure possano spezzarci le gambe, soprattutto se vengono dalla parte più profonda di noi, e spesso la paura più grande è proprio scavare in se stessi e ritrovare esperienze e sentimenti che avremmo voluto seppellire per sempre.
Per questo motivo nessuno dei cinque fratelli ha più rimesso piede a Hill House che viene considerata la principale causa della loro distruzione familiare in quanto la madre vi è sparita nella fatidica “Ultima Notte” e il padre non è più stato in grado, da quel momento in poi, di occuparsi dei figli affidandoli alla zia. Eppure è come se non se ne fossero mai andati del tutto, è come se ci fosse un invisibile filo che li continua ad attirare verso la casa e, inevitabilmente, li sprona a ritrovarsi come persone e come famiglia nonostante le divisioni, gli interessi personali e i dolori li stiano portando a separarsi sempre di più.
Ed è proprio nei momenti peggiori che si riesce a scoprire la parte migliore del proprio essere e si è in grado di andare avanti fronteggiando la paura di rivelare se stessi a se stessi.

Ma Hill House non è solo una casa antica e paurosa da cui stare alla larga il più possibile, è lo scheletro che tutti noi nascondiamo il più a fondo possibile nell'armadio, è la paura più profonda che non riusciamo ad ammettere ad alta voce senza che ci tremino le labbra, è la nostra questione irrisolta che non ci permette di guardare al futuro e di vivere il presente al meglio ma che ci fa schiavi del passato e di quello che siamo stati.




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