Alla cortese attenzione di tutti coloro che respirano su
questa terra e che hanno voglia di passare,
V.A.I.P.S.
Viaggiatori Anonimi Inciampati Per strada presenta una nuova rubrica:
Il Decalogo del viaggiatore (speciale)
Cosa sia un viaggio tutti lo sappiamo, non c’è bisogno di
ricordarlo anche perchè la definizione di viaggio è molto soggettiva.
C’è chi parte in vacanza, chi per lavoro o per studio, chi
perchè ha bisogno di una nuova possibilità per ricominciare.
Sta di fatto che ogni nuovo itinerario inizia con una
partenza e termina con un arrivo.In mezzo a questi due estremi troviamo solo
cose nuove e indescriviili che molto spesso porteremo nella memoria per molto
tempo.
Ecco i miei 10 punti chiave perchè un viaggio diventi
speciale:
-LA PARTENZA: molto spesso si progetta l’itinerario molto
prima di partire e, specialmente se ci sono grandi città da visitare, si tende
ad andare dove ci sono le attrazioni turistiche principali dimenticandosi che perdersi è il miglior modo per arrivare alla
meta.Ora non intendo perdersi fisicamente e non trovare più la strada di
casa e rimanere senza nulla in un paese sconosciuto ma, soprattutto in città,
girare come turisti ma anche come cittadini locali, attraverso le viuzze
interne, le piazze semi nascoste confondendosi con la gente del posto.
Insomma, si ad avere le idee chiare ma sì anche al
lasciarsi andare e guidare dall’istinto.
-L’ATMOSFERA: le incomprensioni sono inevitabili,
specialmente se si viaggia in gruppo con altri, però bisognerebe cercare di
lasciare i litigi e i diverbi fuori dalla porta dell’hotel o dall’apertura
della tenda o, ancora meglio, schiacciarli sotto le ruote della macchina o del
camper.Insieme è difficile e lo so, però con un piccolo sforzo si può rendere
tutto più piacevole per sè e per gli altri.L’atmosfera è fondamentale per la
buona riuscita del viaggio e per rillassarsi.
-IL CIBO: se devo andare all’estero per mangiare italiano tanto
vale rimanere in Italia e scendere sotto casa, se invece cambio solo regione la
cucina diventa quella locale e allora va bene anche quella italiana.
Oltretutto imparando
ad assaggiare nuovi piatti e nuovi sapori si riesce a conoscere molto di
più la cultura del luogo stesso.Quindi
immergiamoci nei sapori forti che a volte ci spaventano e proviamo poi, se non
ci piace, possiamo cedere all’italiano, ma solo poco.
-LE FOTOGRAFIE: scattare fotografie è un metodo in più per
far rivivere le sensazioni e le emozioni dei nostri viaggi e non farle morire
appena tornati a casa.C’è a chi piace fare le foto e chi preferisce essere il
soggetto, gusti personali.
È importante quindi non girare sempre con la macchina
fotografica attaccata agli occhi ma usare gli stessi occhi per memorizzare il
nostro cammino.
La memoria fotografica
della mente è molto più grande di quella della macchina.
-GLI SPOSTAMENTI: la città è sempre molto trafficata, tra
macchine e autobus di ogni tipo e colore si rischia di venire schiacciati da un
momento all’altro ad esempio in Olanda, ad Amsterdam, dove oltre ai mezzi
normali ci sono biciclette, scooter e tram in ogni direzione.Occhio alle
indicazioni per terra perchè, a volte, non essendoci abituati non ci facciamo
caso.
Da preferirsi i mezzi pubblici per spostarsi, permettono
l’integrazione nella vita cittadina e sono molto più comodi e veloci della
propria macchina.Ottimi anche due strani strumenti, i piedi, posti
alle estremità delle gambe che, finchè non sono doloranti, ci portano lontani lontani e ci permettono di gurdarci attorno con
calma.
-LA NOSTRA GUIDA: ogni viaggio che si rispetti ha alle
spalle un’ottima guida che diventa una fidata compagna e molto spesso un’ancora
di salvezza nel labirinto di vie e strade.Bisognerebbe sceglierne una varia,
che non presenti solo itinerari cittadini ma anche parchi naturali, spiagge,
belvederi e attrazioni che permettano di variare la scelta e rendere
l’avventura più simile a quella di un esploratore.
La guida è uno spunto e va presa come riferimento, sta a noi
decidere se seguirla o meno.Non prendetela alla lettera, è carta e anche la
carta può sbagliare.Scripta manent, verba
volant vero ma a volte anche no, le voci e i racconti di amici o estranei ci
offrono spesso nuovi orizzonti e sono più utili.
-LA COMPAGNIA: forse è ancora più fondamentale
dell’atmosfera perchè ogni compagnia diversa è protagonista di un viaggio
diverso.Spesso ci si trova a vicenda, ci si cerca e si decide di partire.Che
siano amici, parenti, animali, alieni o apparenti sconosciuti la chiave ideale
è l’armonia e la compartecipazione di tutti i membri nelle scelte prese dal
gruppo.
Meglio pochi ma buoni
ma se siete in tanti no problem.
L’unica cosa è
scegliere quelli giusti.
-INTERNET: il viaggio per molti può rappresentare una sorta
di cura per la disintossicazione dal troppo uso di internet, all’estero, dove
paghi per usare la rete, si limita l’utilizzo al minimo indispensabile cercando
disperatamente una tacca o anche solo una parvenza di wifi per riimmergersi nel
mondo virtuale.Giusto così, dimentichiamoci per qualche giorno di facebook o
delle mail da guardare pensiamo piuttosto ad usare il portale per prenotare
voli, hotel, campeggi, visite risparmiando ed evitando chilometriche code sotto
al sole.
Internet explorer
parte per una vacanza come esploratore e non vuole compagnia se non in casi di
estremo pericolo.
-LA LINGUA: sforzarsi è l’arma vincente, non importa la
difficoltà dei primi giorni o quella che può essere definita ignoranza della
lingua, siamo umani ed è lecito sbagliare.Non troverete quasi mai abitanti
scontrosi o scocciati dalla vostra inadeguatezza, al massimo rideranno un po’
di voi e avranno qualcosa di buffo da raccontare alle loro famiglie.Se
rideranno, voi ridete con loro.
C’è poi da ricordarsi che in qualche modo ci si fa sempre
capire: chi con i gesti, con i disegni, con un mix di lingue diverse tra cui
una inventata personalmente.Le strade
sono infinite, usiamole.
-I SOUVENIR: portiamoci a casa un bel vaso, una targa, una
maschera voodoo o chissà cos’altro.Spendiamo un po’ per lo shopping artigianale
che intanto non fa male nè a noi nè ai commercianti.
Lasciatevi consigliare con criterio e fate le vostre
scelte.In alcuni posti, specialmente se viaggiate con bambini, sarà inevitabile
fermarsi qualche ora e procedere a passo di lumaca per i negozzietti e le
botteghe.Questa è una delle parti più divertenti del nostro percorso ed è una
di quelle che mi piace di più e come ben sappiamo molto spesso rappresenta la
fine del nostro viaggio e l’imminente ritorno a casa.Ognuno ha la propria collezione che deve portare avanti di posto in
posto.
Questi sono solo alcuni dei punti principali, diciamo,
quelli che io considero indispensabili.Perdersi tra i colori, la gente, gli
odori e il traffico di un nuovo posto fa bene all’anima e agli occhi, è come lo
spruzzino per l’asma che se usato dà nuova aria ai polmoni e poi ricominci a
respirare più forte.
Girando, conoscendo, viaggiando conosciamo nuova aria da portare una volta tornati a casa ed
immagazzinare a nostra volta nella nostra vita di tutti i giorni.
"Non sono gli uomini a fare i viaggi ma sono i viaggi a fare gli uomini" cit.
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