Persi dentro al mondo in un'estate
Lontana quella voglia di morire
Sprofondare in un albergo ad ore
Senza neanche dirci che era amore
Senza neanche dirci che era amore…
Un’estate - Mannarino
TEMPO. Sicuramente è una delle parole più incisive di questo mio racconto. Il tempo vola. Se ne rendono conto gli anziani che se lo vedono portato via dai giorni che passano, i genitori, che si ricordano i loro “bimbi” sempre come un tempo, piccoli e da proteggere, e che vivono il progressivo distacco in modo sofferente, infine ce ne rendiamo conto noi giovani, forse in una maniera ancora più aggressiva: il tempo ci sfugge dalle mani e noi spesso non riusciamo a stargli dietro, pieni di cose da fare e di progetti, a volte impossibili, da realizzare. Molto spesso poi, a posteriori, ci rendiamo conto di averlo anche sprecato per cose inutili che ci hanno sottratto energie che potevamo investire in altro.
Vi siete mai fermati a pensare all'esatto momento in cui vi siete accorti di star crescendo? La sensazione di libertà fresca sulla pelle e allo stesso tempo un brivido di timore per quello che potrà essere il futuro?
Io me lo chiedo spesso, soprattutto sul finire dell'estate, quando torno a casa a fare le cose che faccio sempre. Mi viene proprio da dire: "tutto sta pian piano cambiando”. È circondata da un alone di nostalgia quest’ultima affermazione che si accompagna ad una serie sparsa di ricordi più recenti o meno che affollano la mia mente specialmente prima di dormire. In genere sono momenti di vita comune, niente di straordinario. Ed è proprio questa consapevolezza del cambiamento a generare in me un contrasto di stati d’animo: da un lato c’è la voglia di prendere, partire, portare avanti idee e buttarmi senza troppi pensieri in quello che mi aspetta, dall’altro c’è un freno a tutto questo, la paura di lasciare il nido sicuro, gli amici, la mia città, perché tutto mi sembra arrivare troppo in fretta. Credo sia il corso naturale della vita.
Sogna, ragazzo sogna Sogna, ragazzo sogna
Quando cade il vento ma non è finita Non cambiare un verso della tua canzone
Quando muore un uomo per la stessa vita Non lasciare un treno fermo alla stazione
Che sognavi tu Non fermarti tu
Sogna ragazzo sogna - Roberto Vecchioni
CRESCERE è questo, il passaggio dalla giovinezza alla vita adulta, uno scoglio importante che separa la spensieratezza e l’ingenuità tipiche di quest’età da una serietà e responsabilità che dovrebbe essere raggiunta con gli anni. Spaventa. È proprio per questo che se dovessi rimanere fedele al buon vecchio Peter Pan mi direi anche io di non voler crescere mai e rimarrei felice sull'Isola Che Non C'è, ma credo mi stuferei presto perché so che questo in fondo non è ciò che vorrei davvero per me.
E' un attimo e ti svegli che hai 20 anni, e non ti sembra vero, anche perché se ti guardi allo specchio ne dimostri almeno tre di meno, e allora pensi che davvero il tempo scorre velocissimo, ti sembra ieri che hai fatto la maturità e invece a breve cominci il secondo anno di università. Ed è un attimo che prendi la patente, è un attimo che ti fai la spesa e ti prepari il pranzo da portare via tutte le mattine, è un attimo che pian piano cominci anche a cambiare il modo di vivere casa tua, vivere le tue amicizie e le tue relazioni.
Seasons, they will change Seasons, they will change
Life will make you grow Life will make you grow
Dreams will make you cry, cry, cry Death can make you hard, hard, hard
Everything is temporary
Everything will slide
Love will never die, die, die
Birds - Imagine Dragons
Crescere si accompagna a tremila domande silenziose: ce la farò? Riuscirò a fare quello che voglio? Come si cerca lavoro? Come preparo un esame difficilissimo in meno di due settimane perché in fondo sono una disorganizzata cronica? Come sarà casa mia? Perché se penso alla condizione attuale della mia camera, il timore di una volta che sarò davvero sola a gestirmi un appartamento, mi incupisce e non poco. È paura di sbagliare, di non essere all’altezza delle aspettative che mi sono autoimposta.
Non sono ancora in grado di gestire al 100% la delusione di un rifiuto, soprattutto se relativo a qualcosa in cui sto investendo tanto e in cui mi sento anche piuttosto bravina. È un po’ la testardaggine del mio carattere, e spero che la vita mi insegni presto a prenderne precauzioni per non rischiare di finire troppo ammaccata dopo tutte le porte chiuse che riceverò. La domanda naturale che mi pongo in questi casi è: “Ma allora sto facendo davvero bene a continuare per la mia strada?”, generalmente la risposta me la trovo da sola o con l’aiuto di tutti quelli che mi circondano, che mi spronano a continuare. Ed è ovviamente un grande sì, accompagnato da un sonoro “porta pazienza, prima o poi succederà!”.
Ma che ci volete fare
Non vi sembrerò normale
Ma è l'istinto che mi fa volare
Non c'è gioco né finzione
Perché l'unica illusione
È quella della realtà, della ragione
Sono solo canzonette - Edoardo Bennato
Ma probabilmente questi saranno cambiamenti di pensiero e prese di coscienza necessari a migliorare la mia vita. Diventare maggiormente responsabili di sé e degli altri, più ordinati e organizzati, mi renderà tutto più semplice.Poi comunque mi sento una persona che si adatta alle varie situazioni in fretta e senza troppi problemi, anzi, le sfide mi incuriosiscono.
PARTIRE. È l’ultima tappa del mio piccolo viaggio, l’ora di lasciarsi alle spalle la linea gialla sicura che separa dal treno. So che arriverà molto presto e non so se mi troverà pronta, ma potrà essere l’inizio di qualcosa di molto molto bello. La vita è un attimo e bisogna coglierla al volo.
Domani partirai Ho temuto questo giorno
Non ti posso accompagnare È arrivato così in fretta
Sarai sola nel viaggio E adesso devi andare
Io non posso venire E la vita non aspetta
Il tempo sarà lungo
E la tua strada incerta
Il viaggio - Fiorella Mannoia
MUSICA. È l’ultimo tassello di questo puzzle, non è uno step del percorso, è una costante. Una via d’uscita sempre pronta e sicura, un’occasione di incontro e di riflessione interiore ed esteriore. Come in tanti altri casi è mia musa ispiratrice e tramite tra testa, cuore e mano che scrive. Le parole che sono riuscita a mettere insieme sono anche frutto delle strofe che ho citato per cui è mio consiglio quello di ascoltarvele per capire meglio le sensazioni, sono passato e presente della mia vita. E chissà che cosa il futuro avrà in serbo per me.
Quello che mi ricordo io Stanotte voleremo via
Erano i denti stretti sempre Chissà che cosa ti dirà tua mamma
E la paura di inciampare nelle vite della gente Ti guardava andare in bici senza mani
E ora ti guarda andare via senza un domani
Monopoli - Pinguini Tattici Nucleari
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